La storia di Ciro

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Io sono Ciro. Non ricordo dove sono nato. Avevo tanti fratellini e una giovane coppia di umani mi ha preso con sé quando ero piccolissimo. Ho passato un’infanzia molto bella piena di giochi però gli umani hanno avuto tre cuccioli più vivaci di me che presto hanno iniziato a trattarmi come un giocattolo. Io ero sempre più spaventato, stavo nascosto, non volevo più mangiare e anche i cuccioli umani avevano paura di me. Non sapevo dove stare, così hanno provato ad affidarmi ad altre persone generose ma io non mi facevo toccare, non giocavo più, volevo solo stare tranquillo. Ero giovane, bello, con gli occhi azzurri e piacevo a tutti ma mi sentivo incompreso, ero diffidente e così nessuno mi voleva.
Poi ci siamo incontrati… Sentivo di potermi fidare della mia nuova amica umana e le ho fatto capire che volevo stare proprio con lei, anche se lei in principio pensava di poter fare a meno di me. Illusa.
Mi ha tenuto nella sua casa e ho avuto tutto lo spazio che mi serviva. Potevo nascondermi quando avevo paura e lei mi lasciava stare. Non ho mai più giocato né mi sono mai fidato degli estranei ma non era un problema. Ogni tanto si arrabbiava e io facevo finta di scappare ma tanto lo sapevo che non mi avrebbe tirato la coda. E poi quante coccole! Non le ho mai rifiutate. Sì, sono un gatto, ho la mia dignità, ma non mi sentivo trattato come un pupazzo perciò le ho sempre accettate.
Poi però sono diventato troppo vecchio e malato per stare ancora su questa terra e sono dovuto partire. Non capivo perché mi sentivo così strano, non capivo cosa mi stesse succedendo. Avevo ancora paura e non volevo stare solo! E non sono stato solo… Stavamo sempre insieme. Sono stati giorni speciali. Quante fusa le ho regalato ogni volta che faceva qualcosa per me! E anche lei faceva lo stesso con me. Adesso che so tutto e capisco ogni cosa ho imparato che quei suoni che sentivo si chiamano “parole sottovoce” e a me piacevano tanto perché mi rassicuravano, proprio come le fusa della mamma. Quando lei mi parlava così io mi arrotolavo e mi addormentavo sereno, quasi non sentivo il dolore.
E adesso che so tutto e capisco ogni cosa ho compreso anche il significato di quelle parole che mi ha ripetuto tante volte l’ultimo giorno che siamo stati insieme: “Saremo amici per sempre…!”

La storia di Nineteen

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Ciao a tutti!
Io sono Nineteen, ma gli amici mi chiamano polla!
Ho una grande passione per le macchine! Beh, non mi avevano spiegato che non è auspicabile prenderle in fronte.. La mia padroncina mi ha trovata nel bel mezzo di una strada trafficata, il 19 agosto, proprio poco prima di dover partire per Londra. Ero spennacchiata e ancora cucciolotta, divoravo bicchieri di nutribird e piselli, lenticchie! Sempre stata di buona forchetta. La mia “mamma umana” mi ha affidato ai suoi genitori. Mi han viziata, seppur consapevoli al suo ritorno avrebbero dovuto restituirmi la mia amata libertà. Ho imparato in fretta a mangiar da sola, finivo intere scodelle di semini! I miei nonni, abituati ai loro tre pappagalli decisamente meno mangioni, temevano esplodessi!
A proposito di pappagalli, mi han spiegato che se la passano alla grande e che li conoscerò meglio alla fine di una cosa che han chiamato “quarantena”…
Burocrazia umana! Io non ho fretta, mi stanno antipatici. Mangiano cibo che potrebbero invece dare a me come doppia razione! Già da allora piegavo spesso il capo, ma tutti credevano fosse un mio modo per accentuare le espressioni.
Poi ho iniziato a star sempre peggio… A mangiar meno, ma soprattutto a girare la testa al contrario: mi piaceva guardare il mondo a testa in giù. I nonni han chiesto a mamma nome di veterinario per esotici affinchè potessero portarmi a fare un controllino. Effettivamente mi preoccupo anche io quando ho poca fame, voglio dire… Non è da me! Sono stati molto gentili. Oh, mi sta simpatico sto veterinario! É tanto bravo, anche se mi ha fatto un po’ di esami che avrei preferito evitare! Ho dovuto prendere degli antibiotici, un antinfiammatorio e qualche cosa che mi motivasse a mangiare. Per la miseria, se facevano schifo!
Ma lo perdono, mi costringe per il mio bene.
Dopo poco è tornata la mia mammina: finalmente, mi mancava troppo. Vederla tramite computer non era divertente, se la beccavo non le facevo il solletico e non rideva! Mi ha controllata meglio e riportata dal mio amico veterinario. Tutti quei brutti esami son serviti: a quanto pare non si sa bene cos’ho, ma sicuro non ho una malattia dal nome buffo,la chiamavano morbo di Newcastle. Io mi fido ed esulto. Oh ero messa così male che per qualcosa dovevo pur gioire.
Ho proseguito con la terapia, ma non miglioravo. Addirittura ho avuto problemi respiratori,e più volte siam dovuti tornare dal mio amico con il camice, a Lecce. Mi han anche comperato un giocattolo strano che faceva tanto rumore e che chiamavano aerosol. Hanno gusti davvero strani se loro si diverton con sta roba. L’ho usato per soli due giorni comunque, perché nel frattempo son peggiorata. Veterinario mi ha preso con se e dichiarata in prognosi riservata. Avevo persino stasi del gozzo… Lo vinco il premio: picciona più sfortunata dell’anno?
Mamma era tanto spaventata. Mi è dispiaciuto farla stare così in pensiero. Non potevo mica deluderla e abbandonarla così, ha fatto tanto per me. Nel frattempo il solito amico dalla passione per i medicinali schifosi mi ha curata al meglio, e lottando mi son ripresa. Dopo due giorni ho finalmente rivisto la mia mamma: le è stato assegnato il compito di darmi la pappa con un sondino (scappate colleghi piccioni se lo sentite nominare! Mai odiato nulla più di questo in vita mia). Certo che mi vuole tanto bene eh, si vedeva non faceva piacere nemmeno a lei imbeccarmi così.
Ho superato un calo di peso grazie a loro, oggi ho ripreso persino a mangiare da sola! Mi resta il problema neurologico, l’han chiamata anche
sindrome vestibolare. Non posso volare e ho una concezione tutta mia delle distanze! Mi piace ancora guardare il mondo a testa in giù.
Veterinario mi ha anche detto non potrò più essere liberata (sempre pronto a darmi buone notizie lui eh. Amico, non ti metto nella lista nera solo perchè mi hai salvata! Sappilo!), non sarei in grado di sopravvivere in queste condizioni.. Mia mamma quindi, oltre ai tre pappagallini, ora ha libera per casa una picciona. Beh, oddio, io almeno non volo! Resto a giocare su un tappeto o su di lei! Mi ha anche costruito una pettorina, così ogni tanto potrò passeggiare con lei e il suo pappagallo con il ciuffo (non diteglielo, ma son sicura che nonostante la sua messa in piega, sarò io a far furore!).. E se proverò a volarle addosso, schiantandomi come al solito ad altezza pancia, sarò al sicuro con quella. Potrò vedere il sole e passeggiare nel prato, Non vedo
l’ora!
Sapete perchè ho chiesto alla mia mamma di riportarvi queste mie parole?
Perchè spero tanti di voi potranno comprendere che anche se noi piccioncini siamo davvero tanti, meritiamo come tutti una seconda chance. Meritiamo di essere amati, la vita è anche un nostro diritto.
E per quanto riguarda te, mammina mia… Sappi che ti voglio tanto bene e non dimenticherò mai tutto ciò, lotterò per te e per gli sforzi che abbiamo fatto insieme! E…E PER FORTUNA, TI HO INCONTRATA!

CALENDARIO ENPA PARMA 2015… E’ ARRIVATO!

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FINALMENTE E’ ARRIVATO!
Il CALENDARIO ENPA PARMA 2015 è realizzato con le fotografie e le storie di chi ha partecipato al concorso E PER FORTUNA TI HO INCONTRATO. Con un’offerta di 8 euro è vostro!
Dove lo potete trovare?
– Presso la nostra sede nei giorni e orari di apertura (giovedì dalle 16 alle 20 e sabato dalle 10 alle 13)
– Presso il nostro banchetto, che questo mese è un po’ itinerante… di seguito le date e i luoghi:
sabato 22 e 29 novembre sotto ai portici dell’Ospedale Vecchio di via D’Azeglio a Parma.
Da dicembre torneremo sotto ai portici di via Mazzini.
– Presso Casa della Valigia all’Euro Torri a Parma
– Presso Tabaccheria dell’ Euro Torri a Parma

Grazie ancora di cuore a tutti quelli che hanno partecipato al concorso e ci hanno permesso di realizzare questa testimonianza dell’amore che possiamo dare ai nostri amici animali!

SMARRITO P.ZLE DELLA MACINA

URGENTE! SMARRITO gatto maschio, castrato, soriano (grigio con pancia bianca) di 18 anni. é molto magro. Manca da casa sua in p.zle della Macina (Parma) da martedì 4 novembre. Non si era mai allontanato dal suo cortile.
Chi avesse notizie può contattare Giuditta 3393231847.

TROVATA ZONA VIA MONTEBELLO

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Martedì 4 novembre è stata trovata nelle scale di un condominio ( Via Alberti n.2 – che è una laterale tra via A.Frank e Via Montebello) una gattina, impaurita ma in ottime condizioni… sicuramente avrà dei proprietari. La gatta è molto giovane (forse 6 mesi), grigia sfumata con lievi striature soriane in tinta.
Chi l’avesse persa contatti lo 0521 489408 (Anita) o 328/6574954 (Gabriella)

SPOSTAMENTO BANCHETTO ENPA

Comunichiamo che a partire da QUESTO SABATO 25 OTTOBRE E PER TUTTO IL MESE DI NOVEMBRE, il nostro abituale banchetto informativo si sposta dai portici di via Mazzini ai portici di via D’Azeglio, dall’Ospedale Vecchio. Non mancate di venire a trovarci!

TROVATO A TRAVERSETOLO

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Trovato oggi 16/10 a Traversetolo in via per parma. È molto affettuoso e ha un collarino nero Friskies (marca del collare, immaginiamo). Per info contattare Luciana 3280120311 o Carolina mail: carolinagandolfi79@gmail.com.

TROVATA IN VIA TRAVERSETOLO

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RITROVATA IL 17 OTTOBRE ALLE 16.30, GROSSA TARTARUGA D’ACQUA ( diam. 22 cm) IN VIA TRAVERSETOLO ZONA EUROSIA
FORSE ARRIVATA A VALLE CON L’ALLUVIONE.
Per info contattare Valeria 339 2720410