Vi comunichiamo che a partire da martedì 14 marzo i giorni e gli orari di apertura della nostra sede diventeranno i seguenti:
martedì 16:00-20:00
sabato 10:00.13:00
Non ci troverete più al giovedì pomeriggio ma al martedì.
E.N.P.A. Sez. Prov.le di Parma
Aiutaci ad aiutarli…
Vi comunichiamo che a partire da martedì 14 marzo i giorni e gli orari di apertura della nostra sede diventeranno i seguenti:
martedì 16:00-20:00
sabato 10:00.13:00
Non ci troverete più al giovedì pomeriggio ma al martedì.
Vi raccontiamo l’esperienza di una nostra volontaria, che di recente ha accolto un coniglietto rispondendo all’annuncio di un privato.
Titou – questo il suo nuovo nome – è l’ennesima vittima della superficialità e della scarsa informazione con cui purtroppo molte persone si accostano al “mondo dei conigli”, guidati più che altro dall’idea che siano animaletti carini e poco impegnativi. Cosini carini che possono essere anche un bel regalo, come in questo caso: Titou era un regalo, evidentemente indesiderato. Come non ci stancheremo mai di ribadire, anche loro hanno bisogno di cibo adatto, di compagnia e di interagire con altri esseri viventi, di uno spazio adeguato per fare movimento, di controlli e cure veterinarie. Titou è arrivato in una gabbia sporchissima, con il pelo zuppo della propria urina. Solo dopo averlo pulito più volte, avergli fatto un bidet e tagliato i nodi, ha iniziato quasi a non puzzare (e fortunatamente non ha sviluppato problemi alla pelle, come la pododermatite). La nostra volontaria lo ha portato il prima possibile dal nostro veterinario di fiducia per una visita generale. Ecco le condizioni in cui Titou veniva ceduto: il piccoletto ha le palpebre così gonfie da non riuscire a tenere gli occhi ben aperti e le ciglia crescono verso il bulbo, il risultato di un’infezione trascurata da tempo. Terminata la prima terapia di collirio, verranno fatti ulteriori accertamenti per capire se possono essere gli incisivi a causare il problema o meno. Titou aveva anche le orecchie sporche con delle feritine, che sta trattando con un detergente auricolare. Oltre a tutto questo, è poco curioso e spaventato, segno di una vita passata recluso in gabbia, ma ha già conquistato il cuore della nostra volontaria, che lo sta accudendo e curando e sta cercando di insegnargli a vivere.
PIANO LUPI, ANCORA PIU’ FACILI LE CONDANNE A MORTE: UCCISIONI PER FINI “SCIENTIFICI” E CACCIA APERTA NEI PARCHI.
LE ASSOCIAZIONI A GENTILONI: PRESIDENTE, INTERVENGA A GARANZIA DELLA VOLONTA’ DEGLI ITALIANI, CONTRARI A QUESTA BARBARIE
“Contrariamente a quanto sostenuto dal Ministro Galletti stamane alla Camera, il Piano Lupo non solo riapre la caccia al più grande predatore italiano, ma, nella sua versione più aggiornata, messa a punto in una riunione ‘tecnica’ del 24 gennaio e mai inviataci, aumenta le possibilità di sparo contro i lupi”: lo dichiarano le associazioni LAV, ENPA, LIPU, LAC, LNDC, ANIMALISTI ITALIANI, LEIDAA, che nonostante l’ostruzionismo incontrato (l’unico documento ricevuto dal Ministero è una bozza del 15 ottobre 2015), sono comunque riuscite a prendere visione di una copia dell’ultimo testo.
In questa versione, datata 25 gennaio 2017, è stata infatti introdotta la condizione che consente di “scavalcare” tutte le fasi di autorizzazione, per cui “nei casi di particolare necessità legati ad esigenze di ricerca scientifica” non sarà necessario dimostrare che l’uccisione di un lupo rappresenti la misura estrema da adottare, dopo che tutte le altre azioni si sono dimostrate inefficaci.
Come se non bastasse, il tavolo tecnico ha incredibilmente rimosso anche il divieto di uccidere i lupi all’interno dei parchi nazionali e regionali, sostituendolo con un sibillino invito a “procedere con cautela”.
“La situazione è insostenibile. Siamo di fronte ad un comportamento incomprensibile da parte di un Ministro che si appresta a riaprire la caccia ai lupi dopo 46 anni di tutela – dichiarano LAV, ENPA, LIPU, LAC, LNDC, ANIMALISTI ITALIANI, LEIDAA – per questo chiediamo un intervento urgentissimo del Presidente del Consiglio Gentiloni, quale garante, perché si faccia carico in prima persona della definizione di un Piano Lupi realmente rispondente all’interesse pubblico, eliminando ogni possibilità di uccisione e raccogliendo così l’appello di centinaia di migliaia di italiani che vogliono tutela e protezione per questa specie”.
Anche in considerazione del grande interesse dimostrato dall’opinione pubblica per questo tema, è davvero sorprendente che il Ministro Galletti si sia sempre rifiutato di incontrare le associazioni, persino a costo di smentire se stesso. Il 2 febbraio, infatti, subito dopo che le Regioni avevano rispedito al Ministro il suo Piano Lupi, perché contrarie ad ogni ipotesi di uccisione degli animali, il Ministro Galletti si era impegnato a fissare un incontro a breve termine, allo scopo di trovare una soluzione. Ma fino ad oggi, a meno di sette giorni dalla prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni, nella quale dovrebbe essere discussa la nuova versione del Piano, non ha ancora mantenuto la promessa.
“Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, si sono già espresse pubblicamente contro la condanna a morte dei lupi: una maggioranza di ben 11 Regioni che nella prossima seduta della Conferenza Stato-Regioni, prevista per il 23 febbraio, impedirà che il Piano possa essere approvato senza lo stralcio del capitolo III.7 che prevede le uccisioni, rese ora persino più facili” concludono le associazioni.
Il 17 febbraio si celebra la Festa nazionale del gatto, una giornata dedicata ai nostri amici felini, nata nel lontano 1990. Quest’anno E.N.P.A. festeggia organizzando una colletta alimentare presso i punti vendita Maxi Zoo, che hanno aderito all’iniziativa.
Sabato 18 febbraio quindi potrete trovare volontari della Sezione E.N.P.A. di Parma presso i punti vendita Maxi Zoo di Parma (via Alfredo Tassi, 1 – zona area ex Salamini) e di Fidenza (via San Michele Campagna – vicino al Fidenza Village) impegnati nella raccolta alimentare, non solo per gli amici gatti ma per tutti gli animali bisognosi. I volontari distribuiranno materiale informativo e un omaggio per i più piccoli.
VI ASPETTIAMO!!!
Scommettiamo che davanti a questa fotografia vi state sciogliendo, o state sorridendo e sognate di coccolare questo piccolo batuffolo. Ma non per tutti è così. Patatino (nome provvisorio) è stato crudelmente abbandonato e recuperato la scorsa settimana mentre si nascondeva sotto delle macchine in un parcheggio. L’ignoranza e la crudeltà colpiscono ancora! Ma sì è un coniglio, lo mollo dove c’è un po’ di prato, se la caverà… Patatino è stato fortunato ma è seguito attentamente da una volontaria che lo ha preso in stallo, per alimentarlo correttamente – sta prendendo peso – e per somministrargli le terapie (ha parassiti intestinali, spesso letali se non curati nei cuccioli). Chissà questo piccoletto da dove arriva… forse una nascita indesiderata. Forse un acquisto di cui pentirsi velocemente. Ci riesce comunque molto difficile comprendere perché, con tante scelte possibili, qualcuno abbia scelto di mettere la sua vita in serio pericolo.
GLI ANIMALI NON SI ABBANDONANO!!!
Patatino ovviamente cerca casa, una volta finite le terapie. Per info: adozioni@enpaparma.it
E’ stata l’ultima delle missioni internazionali svolte in ordine di tempo da ENPA e si è svolta in Albania. E’ stato individuato a Pogradec, al confine con la Macedonia, un vero e proprio lager i cui animali sono stati salvati da una missione lampo coordinata e realizzata da Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale ENPA, e dal Dott. Meir Levy dell’unità di intervento nazionale ENPA con il prezioso supporto di Marco Lupoli della Sezione ENPA di Manfredonia.
Indispensabile il supporto delle Autorità locali e dei volontari di Animal Rescue Albania, nonchè il supporto logistico di Grandi Navi Veloci, Dog’s Town e della sezione di Torino che ha accolto con i propri veterinari e i propri volontari gli sfortunati animali, che dovranno affrontare un importante percorso di cura. Gli stenti, il freddo, le violenze hanno lasciato importanti segni nei loro corpi, ma non nella loro indole. Come sempre gli animali superano gli umani nella riconoscenza, dimenticando gli affronti subìti e donando fiducia, affetto e amore. Il necessario completamento delle profilassi richiederà ancora un mese, poi inizieranno le adozioni che pubblicizzeremo al massimo perchè non c’è regalo più grande, per loro, di una famiglia che li accolga.
Guarda il video su https://youtu.be/iEsJk3Inphw
Chi volesse adottare un sopravvissuto di Pogradec o volesse aiutarci nelle cure con un suo contributo può contattare torino@enpa.org .
COMUNICATO STAMPA
Lupi. ENPA lancia mail bombing contro il Ministro Galletti e Coldiretti: diciamo no allacaccia al lupo. Riduzione tutele è incentivo al bracconaggio
Roma, 26 gennaio 2017 – L’Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato oggi, attraverso i propri canali Facebook (facebook.com/enpaonlus)e Twitter (twitter.com/enpaonlus), una iniziativa di protesta su larga scala per dire no alla caccia al lupo. Caccia che,dopo un regime di protezione speciale di cui questa specie animale gode dal 1946, potrebbe diventare realtà tra pochi giorni.Il 2 febbraio, infatti, il Governo è chiamato ad approvare quello che paradossalmente viene chiamato piano di conservazione del lupo e che autorizza invece con una deroga gli spari contro il più grande predatore italiano, il quale – è bene ricordarlo – svolge una importantissima funzione di bioregolazione tre le specie presenti sul nostro territorio. Soprattutto tra quei cinghiali che ogni giorno si trovano al centro di allarmi più o meno pretestuosi.
La protesta di Enpa è diretta, in particolare, contro il Ministro dell’Ambiente e contro l’associazione agricola Coldiretti, soggetti ai quali deve essere ricondotta la “paternità” della deroga. Secondo Enpa, il titolare del dicastero dell’Ambiente, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità non certo di sponsorizzare uccisioni e abbattimenti, e dovrebbe anche confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori. Ma la caccia al lupo è sostenuta anche da Coldiretti, già fautrice di campagne denigratorie contro i selvatici (cinghiali e, naturalmente, lupi). «I principali responsabili della presunta “emergenza” sono proprio gli allevatori, i quali molto spesso lasciano i loro animali animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori. Invece, con buona pace di Coldiretti, per evitare le predazioni sarebbe sufficiente predisporre idonei ricoveri per gli animali.Le fucilate – spiega l’Enpa – non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta».
Le uccisioni previste dal piano avranno anche un altro effetto: quello di provocare un’escalation i cui primi segnali si vedono già in oggi. Infatti, in queste ore, proprio all’indomani del via libera della Regioni al piano lupo e dei nuovi comunicati allarmisti di Coldiretti,è stato trovato nel Grossetano il corpo di un lupo decapitato. «La riduzione delle tutele va di pari passo con l’aumento del bracconaggio. Il rischio più che evidente, più che concreto – prosegue l’Enpa – è che, a furia di parlare di uccisioni con il surriscaldarsi degli animi la situazione vada completamente fuori controllo. Per le persone e per gli animali».
Per aderire al mail bombing è possibile cliccare qui: http://urlin.it/1444a1, #cacciaunNo
EMERGENZA FREDDO AL SUD ITALIA
Marco Bravi, Responsabile Comunicazione e Sviluppo iniziative dell’ ENPA , in una nota alle sezioni, sottolinea l’importanza della solidarietà per gli animali del sud stretto dal gelo polare ed evidenzia come sia necessario razionalizzare le modalità degli aiuti.
Riportiamo il suo messaggio
L’’emergenza freddo che sta colpendo il sud Italia ci sta coinvolgendo tutti emotivamente e dà a tutti la voglia di fare qualcosa. E’ necessario ovviamente razionalizzare sul fatto che interventi come il liberare strade e fare interventi massivi richiede strutture organizzative che possono essere ricollegate solo a enti pubblici. E’ in questa chiave, ad esempio, il contatto avuto dalla nostra Presidente Nazionale con il governatore della Puglia Emiliano che si è personalmente speso per l’intervento da parte dell’Esercito per l’apertura delle vie di accesso ai canili bloccati.
Dal canto nostro, a sostegno delle nostre sezioni locali, stiamo raccogliendo presso il COM del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo Iniziative il materiale disponibile (coperte, cucce, ecc.) per l’invio urgente a sostegno delle nostre Sezioni che ci comunicheranno di essere coinvolte nell’emergenza, come ha già fatto la sezione di Campobasso.
Tutte le sezioni e le persone che volessero dare una mano, anziché raccogliere materiale direttamente che poi comporta la necessità di concentramento e doppio trasporto incompatibile con emergenze a breve termine, sono pregate di inviarci un aiuto economico (IBAN: IT 39 S 08530 46040 000430101775 intestato a E.N.P.A. – causale EMERGENZA FREDDO SUD ITALIA) o la disponibilità a coprire una spesa materiale (es cucce) che provvederemo ad acquisire in loco, ovviamente documentandola alla sezione donante in modo rigoroso e preciso.
Grazie di cuore per la vostra collaborazione e partecipazione.
(foto tratta dal sito de La Gazzetta di Parma online)
Si è spento nella notte Gian Carlo Artoni, avvocato, poeta, personaggio di grande spicco a Parma, dove per tanti anni fu Presidente dell’ Ordine degli avvocati, critico letterario, autore di testi letterari e di poesia tuttora presenti nei libri di scuola, consigliere comunale, attento conoscitore della vita della nostra città, di quella Parma del dopoguerra che ben stigmatizza Luigi Alfieri ” la Parma colta, industriosa e industriale ricca di denari, di iniziative,di uomini di valore”
Gian Carlo Artoni fu uno di questi, uno dei grossi nomi della letteratura del Novecento, esponente di spicco di quella che Pier Paolo Pasolini definì “Officina parmigiana, compagno di cultura di Attilio Bertolucci, Carlo Bo e tanti, tantissimi nomi che hanno dato lustro alla cultuta italiana.
Un nome che si trova , con la sua biografia e le sue opere, anche su Wikipedia.
A noi piace ricordarlo come il nostro Vice Presidente, un grande uomo che quando ritirò il premio Sant’ Ilario e gli fu chiesto per quale motivo ritenesse gli fosse stato conferito , col suo sorriso luminoso e ironico rispose : ” Forse perchè sono Vice Presidente dell’ ENPA”
In modo particolare lo ricorda Lella Gialdi, che gli fu a fianco già dal 1988, anno in cui fu ricostituita a Parma la locale sezione ENPA: ” Allora era presidente Giorgio Mezzatesta e nel Consiglio Direttivo di cui facevo parte, c’era grande entusiasmo e voglia di essere parte attiva a Parma nella tutela degli animali. Con tutta l’incertezza e i dubbi di chi si muove in una prima esperienza. A guidarci con saggezza e lungimiranza fu Gian Carlo , uomo di legge e di grande esperienza. Non dimentico le serate delle nostre riunioni, in cui si discuteva, si optava per il percorso più propizio e si imparava a conoscere sempre meglio questo “vice” che amava raccontare pagine della sua esistenza, una esistenza ricca e piena di vicende, di avventure, di esperienze. Un galantuomo dall’intelligenza aperta e acuta, che mai giudicava, pur scorgendo oltre l’aspetto delle cose e delle persone . Oggi abbiamo perso un importante tassello della storia della nostra sezione e, personalmente, un “grande” amico, che sono orgogliosa d’ aver conosciuto e chiamato per nome.
Dr.a Angela Pia Mori Gialdi
Presidente Sezione Provinciale ENPA di Parma
Consigliere Nazionale ENPA Onlus
Due significative poesie di Artoni tratte dalla raccolta “Il serpente piumato”
Li chiamiamo animali
e gli neghiamo l’anima
perchè non turbi il sonno
la mattanza del tonno,
non si provi rimorso
per la morte di un orso,
per la lunga agonia
dei polli nella stia,
per l’avorio pulsante
di zanne di elefante,
per l’onor della fronte
del rinoceronte
ma non hanno altra origine
di un’anima sensibile
lo aguardo di quei cani
che son stati gli amici
dei miei giorni felici
e le fusa d’amore
di una – del resto austera
nei suoi occhi di giada –
gattina bicolore
che ho tolto dalla strada
e attendeva il mattino
per restarmi vicino
ma basteran le sale
del prossimo giudizio
universale
per dichiararci uguali,
per ridare la voce
ad altre anime in croce?
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Questa gazza ferita,
che mi ostenta
l’antica dignità della paura
e trascina le ali sfinite ed il suo cuore
impazzito a un rifugio
imprudente, nel più fitto
del bosco,verso l’unico luogo
che nasconde gli agguati,
me la sento vicina,
come specchio
di me stesso e per gli anni
ultimi della vita
ENPA, plaudendo all’iniziativa di molti Sindaci di vietare l’utilizzo di fuochi d’artificio e materiali esplosivi, ricorda che fra i primi danneggiati di questa tradizione ci sono gli animali, di tutti i tipi.
“Lo scoppio dei fuochi artificiali, specie in piena notte” ricorda Marco Bravi, Presidente Consiglio Nazionale ENPA – causa agli animali danni inimmaginabili. Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Nei gatti e nei cani un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico con il risultato di gravi danni per loro e pericolo per la circolazione; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento”.
“Ricordiamo alle Autorità preposte” prosegue Bravi “che anche il Codice penale, all’articolo 703, ammonisce chiunque senza licenza dell’Autorità “in luogo abitato (…) spara armi da fuoco, accende fuochi d’artificio o lancia razzi. Chiediamo alle Forze dell’Ordine di intensificare i controlli facendo almeno rispettare le Leggi in tema di uso e detenzione. Per le famiglie che hanno un animale domestico piccoli, ma utili accorgimenti. Nei giorni cruciali delle feste tenete temporaneamente chiusi in un luogo comodo e rassicurante gli animali. In casa, il volume dello stereo o della tv un po’ alto è più familiare agli animali e soffoca altri rumori esterni. Uscite con il vostro cane sempre al guinzaglio, mantenete per primi un atteggiamento sereno, ignorando le manifestazioni di paura dell’animale per non rafforzarne il comportamento”.