E’ ARRIVATO IL CALENDARIO ENPA PARMA 2016!

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ESERCIZI COMMERCIALI IN CUI TROVARE IL NOSTRO CALENDARIO:
– Casa della Valigia c/o centro commerciale Euro Torri, Via Rocco Bormioli, 33/A, 43122 Parma PR

– Tabaccheria Wenger Michelle c/o centro commerciale Euro Torri

– Passalacqua Marco e Cecilia, Piazza della Steccata, 3, Parma PR

– Stazione di servizio ENI EUROPA di Babarelli e C. snc, Viale Europa, 111/c, Parma

Anche quest’anno, grazie al contributo di chi ha partecipato al concorso fotografico “e per fortuna ti ho incontrato”, abbiamo realizzato un calendario composto da scatti e storie vere, che raccontano dell’amore per i nostri amici animali.
Lo potete trovare partire da questo sabato al nostro banchetto in via Mazzini e presso la sede in via Drugman 4/2.
Il banchetto è in via Mazzini tutti i sabati dalle 10 alle 19; a dicembre sarà presente anche tutte le domeniche più l’8 e il 24 mattina. La sede è aperta al giovedì pomeriggio dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 13.
In seguito pubblicheremo anche l’elenco degli esercizi commerciali che esporranno il calendario per la vendita.
Ci auguriamo che vi piaccia!

Cinghiali. Scomparso l’emendamento killer dall’articolo 6 del Collegato Ambientale. Rocchi (Enpa): un passo avanti ma inaccettabile voto su storni e altane

«Desidero rivolgere un ringraziamento particolare a tutti coloro i quali si sono impegnati a fianco di Enpa nella battaglia per scongiurare il colpo di mano teso ad autorizzare caccia libera e selvaggia contro i cinghiali. Al momento, questa ipotesi sembra scongiurata, ma,insieme a migliaia di cittadini che ci hanno sostenuto, continueremo a vigilare affinché ciò non accada in futuro». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che definisce la votazione di oggi al Senato come un passo avanti.

Opportuno lo stop alle immissioni di cinghiali su tutto il territorio nazionale, ma insensate le deroghe previste per le aziende faunistico venatorie ed agri turistico venatorie, che sono state all’origine dell’introduzione in Italia di una specie alloctona – il cinghiale dell’Est Europa, più grande e prolifico – per volere dei cacciatori. Non soddisfacente è il divieto solo parziale di allevamento di cinghiali, limitato alle aree confinanti con parchi e aree protette, e con coltivazioni particolarmente vulnerabili. Non si può dimenticare che l’Anci ( Associazione nazionale Comuni Italiani) aveva esplicitamente e ripetutamente richiesto il divieto su tutto il territorio nazionale sia di ripopolamenti che di allevamenti. Resta inaccettabile ancora una volta una misura approvata a favore dei cacciatori che prevede la costruzione di strutture per la caccia da appostamento fisso (tra cui, le cosiddette altane, torri alte più di venti metri) in base a una semplice autorizzazione dell’ufficio caccia in barba alle norme urbanistiche – che tutti i cittadini sono tenuti ad osservare. Infine, una generica e fumosa norma relativa alle deroghe allo storno, specie protetta, ci porrà di nuovo nel mirino dell’Europa: già in passato ci è valsa una condanna da parte della Corte Europea di Giustizia.

Ma, soprattutto, resta irrisolto il grande nodo politico di questa vicenda: l’ostinazione con cui un Ministro della Repubblica – nel caso in questione il titolare dell’Ambiente – si è rifiutato di rispondere alle migliaia di cittadini italiani che, nell’esercizio di un diritto democratico, gli chiedevano di fare chiarezza sulle preoccupanti indiscrezioni filtrate in questi giorni e confermate anche da un tweet dello stesso Ministro che sembrava avallare una posizione favorevole alla deregulation sui cinghiali. «Questo prolungato e ostinato silenzio – conclude Rocchi – ci autorizza a pensare che le voci circolate in ambienti istituzionali e non, fossero davvero fondate».

– See more at: http://www.enpaitalia.it/it/8280/cnt/i-fatti/cinghiali-scomparso-l-emendamento-killer-dall-arti.aspx#sthash.3ZsdgAGB.dpuf

IMPORTANTE E URGENTISSIMA INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’

Forse non è a tutti noto, ma ENPA vanta una efficiente Unità di Intervento Nazionale sempre molto attiva, pronta a partire in situazioni di emergenza. Si è impegnata non solo in territorio nazionale, ma anche in missioni di soccorso e supporto all’estero, compresa anche la Bosnia Erzegovina.
Ha accolto la richiesta di aiuto del piccolo rifugio di Prijedor, dove un manipolo di coraggiose volontarie bosniache in contatto con la nostra associazione fa grandi sforzi per cercare di cambiare il destino a centinaia di animali, cani e gatti, presenti nel territorio
ENPA ha attivato un’azione di sostegno con la raccolta di cibo, materiale e fondi destinato a Prijedor Emergency, che faticosamente salva dalla soppressione centinaia di randagi. L’Unità di Intervento Nazionale si è resa disponibile a trasportare gli aiuti in Bosnia, a verificare la situazione in loco a creare una rete di contatti che speriamo possano davvero portare ad un cambiamento politico e culturale in quel Paese.
L’ UNITA DI INTERVENTO NAZIONALE PARTIRA’ DA CASERTA IL GIORNO 17/11/2015 QUINDI E’ NECESSARIO CHE GLI AIUTI PERVENGANO ALLA NOSTRA SEDE ENTRO SABATO 14 novembre
si raccolgono:
alimenti
detergenti
coperte
brandine
farmaci
antiparassitari uso interno ed esterno

PETIZIONE: NO AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI EXTRA UNIONE EUROPEA

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FIRMA LA PETIZIONE PER VIETARE L’ESPORTAZIONE DI ANIMALI VIVI FUORI DALL’UE
E’ tempo per i leader europei di mettere al primo posto il benessere animale, e smettere di nascondersi dietro gli interessi economici e i benefici commerciali.
Di seguito il testo della dichiarazione:
“Io sottoscritto chiedo il divieto del trasporto di animali vivi dall’Europa verso paesi terzi. Quando gli animali vengono trasporti fuori dai confini UE, al terribile viaggio che causa loro terribili sofferenze, si aggiungono anche pratiche di macellazione dove l’efferatezza è senza controllo. Il trasporto di animali europei vivi verso paesi terzi viola l’articolo 13 del trattato europeo che impone di tenere pienamente conto del benessere degli animali. E’ moralmente inaccettabile che l’UE non faccia rispettare le proprie leggi, traendo invece profitto da questi accordi commerciali”.

Per firmare: http://www.ciwf.it/

FERMIAMO CACCIA SELVAGGIA APERTA CONTRO I CINGHIALI PER 3 ANNI SENZA ALCUNA DISCRIMINAZIONE

CHIEDIAMO VERAMENTE IL TUO AIUTO. LEGGI, E’ IMPORTANTISSIMO.

Il Ministro dell’Ambiente Galletti sui cinghiali dice “problema troppi cinghiali esiste, per abitanti e agricoltura. Affrontarlo è dovere”.
Galletti: un ministro dell’ambiente che non si è mai degnato di rispondere ad Enpa e alle altre associazioni su lupi, orsi, cinghiali. Perché? Forse è troppo vicino ai “cacciatori” o forse strizza l’occhio agli agricoltori che vorrebbero il fucile, per poi sparare e rivendersi la carne?

Chiediamo al ministro di non cedere a nessuna pressione!

Chiediamogli:

– PERCHÉ NON ASCOLTA LE ASSOCIAZIONI COME ENPA, PORTATRICI DI INTERESSI PUBBLICI?

– PERCHÉ NON DICHIARA L’EVIDENTE FALLIMENTO DELLE POLITICHE DI STERMINIO PERPETRATE PER OLTRE 20 ANNI E CHE NON HANNO PORTATO AD ALCUN RISULTATO?

– PERCHÉ NON SI IMPEGNA PER IMPORRE IL DIVIETO DI RIPOPOLAMENTO TOTALE DEI CINGHIALI, OVUNQUE E DOVUNQUE, E NON SI ADOPERA PER VIETARNE L’ALLEVAMENTO SPECIE NELLE AZIENDE FAUNISTICO VENATORIE?

– PERCHÉ NON AFFRONTA IL PROBLEMA DEI SUIDI ALLEVATI ALLO STATO BRADO, SENZA SORVEGLIANZA O RECINZIONE ALCUNA, FAVORENDO FENOMENI COME “L’IBRIDAZIONE” SENZA LIMITI?

– PERCHÉ NON SI ESPRIME SULLA NECESSITÀ DI CONTROLLARE IL COMMERCIO ILLEGALE, ANCHE SU INTERNET?

– PERCHÉ NON DICE NULLA SU COME LA LEGGE 157/92 SULLA TUTELA DELLA FAUNA SELVATICA, CHE AVREBBE IL COMPITO PRECISO DI DIFENDERE E DI FAR APPLICARE SUL TERRITORIO, VIENE SEMPRE DISATTESA?

– PERCHÉ NON SI BATTE PER L’APPLICAZIONE SUL TERRITORIO DEI METODI ECOLOGICI OBBLIGATORI E PRIORITARI PER LEGGE RISPETTO A QUALSIASI ABBATTIMENTO?

– PERCHÉ RIMANE IN SILENZIO MENTRE SI CONSENTONO SPARI A CINGHIALI E ALTRI ANIMALI NEI PERIODI PIÙ DELICATI PER LA FAUNA SELVATICA – ANCHE RARA -, QUANDO È OBBLIGATORIO EVITARE IL DISTURBO BIOLOGICO PER NON COMPROMETTERE RIPRODUZIONE E MIGRAZIONE, METTENDO A RISCHIO LA STESSA BIODIVERSITÀ CHE LUI AVREBBE IL COMPITO DI TUTELARE?

– PERCHÉ NON TENERE CONTO DELLA RECENTE RISOLUZIONE DELLA CAMERA SUI DANNI ALLA FAUNA, LA QUALE HA EVIDENZIATO LA DANNOSITÀ DI OGNI FORMA DI ABBATTIMENTO, POICHÉ CAUSA LA DESTRUTTURAZIONE E DISPERSIONE DEL BRANCO E FAVORISCE LE CLASSI DI ETÀ PIÙ GIOVANI, AUMENTANDO LA CAPACITÀ RIPRODUTTIVA DEGLI ESEMPLARI.

– PERCHÉ NON DICE NULLA SULLA PERICOLOSITÀ DEGLI SPARI, SULLE VITTIME – UMANE ED ANIMALI – CAUSATE DALLA CACCIA E DALLE POLITICHE VENATORIE?

– PERCHÉ NON SI ADOPERA ANCHE PER RIVALUTARE IL RUOLO DEI GRANDI PREDATORI COME IL LUPO?

– PERCHÉ, CONTINUIAMO A CHIEDERCI, NON DICE NULLA SU QUESTE MISURE NECESSARIE E SENSATE?

I cittadini sono stanchi di essere presi in giro. A dichiarare inutili gli abbattimenti sono istituti scientifici e i ventennali fallimenti, non gli animalisti. Ministro, si adoperi per evitare allarmismi e la militarizzazione del territorio, questa sì pericolosa per la pubblica incolumità: i fucili uccidono ogni anno decine di persone!

Scriviamo una mail – anche breve ma personale – ai seguenti indirizzi, non mettendo nell’oggetto termini come “cinghiali, uccisioni, abbattimenti, ecc.” – poiché i server delle email possono riconoscerli e cestinarli automaticamente. IMPORTANTE: occorre mandare una mail alla volta per ogni singolo indirizzo, altrimenti tornano indietro:

segreteria.capogab@minambiente.it, segreteria.vicecapogab@minambiente.it, segreteria.ministro@minambiente.it, paolo.romani@senato.it, gianluca.castaldi@senato.it, luigi.zanda@senato.it, renato.schifani@senato.it, segreteria.degani@minambiente.it, segreteria.velo@minambiente.it, segreteria.redazione@agi.it, redazione.internet@ansa.it, agenzia@asca.it, webinfo@adnkronos.com, info@agenews.it, segreteria@dire.it, info@agenziaitalia.it, ansa@ansa.it

 

PETIZIONE DA FIRMARE: NUTRIRE IL PIANETA SENZA UCCIDERE 60 MILIARDI DI ANIMALI ESSERI SENZIENTI OGNI ANNO.

Chiediamo all’ALTO COMMISSARIO DELL’ONU PER I DIRITTI UMANI A GINEVRA E AL SEGRETARIO DELL’ONU BAN-KI MOON di ascoltare la nostra richiesta e di adoperarsi affinché l’ONU dichiari il 2016 L’ANNO DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI IN QUANTO ESSERI SENZIENTI.

Per firmare la petizione: https://www.change.org/p/nutrire-il-pianeta-senza-uccidere-60-miliardi-di-animali-esseri-senzienti-ogni-anno-let-s-feed-the-planet-without-killing-60-billions-animals-sentient-beings-every-year

Corpo Forestale. Procacci (Enpa): se soppresso, territorio e ambiente italiano in balia delle zoomafie. Governo ascolti i cittadini e torni sui suoi passi

«Dopo che il Governo avrà di fatto sancito la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, con i decreti legislativi in itinere, chi andrà a recuperare il pitone abbandonato dal suo “proprietario” all’interno di un cassonetto condominiale? Chi, come fa di routine il Noa, andrà nelle valli del Bresciano a fare prevenzione contro il bracconaggio e la strage dei pettirossi? E ancora, chi, come il Nirda, farà opera di contrasto ai maltrattamenti sugli animali?» Così la consigliera nazionale dell’Enpa, Annamaria Procacci, intervenuta oggi ad un incontro con la stampa, promosso dalle sigle sindacali del Corpo Forestale dello Stato per spiegare il loro no al possibile assorbimento nell’Arma dei Carabinieri.

«Tutti noi ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per il quotidiano, prezioso impegno a difesa della legalità – prosegue Procacci – ma il Corpo Forestale dello Stato, con il Noa (Nucleo Operativo Antibracconaggio) e con il Nirda (Nucleo Investigativo per i Reati a Danno degli Animali), solo per citarne alcuni, ha una specificità e una esperienza di prevenzione e di controllo ambientale che devono essere preservate e valorizzate nell’interesse della collettività intera, non soltanto degli animali e dell’ambiente. Temi, questi, ai quali la società italiana, così profondamente cambiata negli ultimi anni, è diventata particolarmente sensibile. Il Governo dunque tenga conto di tale cambiamento e lo assecondi».

Dal resto, secondo l’Enpa, è incomprensibile che, proprio nel momento in cui l’Europa inizia a serrare i ranghi contro i reati ambientali (nel 2008 L’UE ha emanato una direttiva per la repressione penale di tali delitti) e che alla vigilia del grande piano d’azione europeo contro il bracconaggio (partirà nel 2016), il governo Italiano si appresti a cancellare l’unico Corpo, insieme alla Polizia Provinciale, specializzato nella tutela ambientale. Dimenticando, evidentemente, che il nostro Paese è uno snodo fondamentale per le Zoomafie e per i traffici illegali di animali, protetti e non. «Noi – conclude la consigliera di Enpa – abbiamo il diritto di esigere che vengano assicurati il diritto all’ambiente e il diritto alla sua protezione».

– See more at: http://www.enpaitalia.it/it/8213/cnt/i-fatti/corpo-forestale-procacci-enpa-se-soppresso-territo.aspx#sthash.IlWmmHo8.dpuf

ABBIAMO BISOGNO DI…

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NUOVO ACCORATO APPELLO!!

Abbiamo bisogno di:


– cibo umido per gattini (kitten)
– cibo umido per gatti adulti
– crocchette per gattini
– crocchette per gatti adulti

Le colonie feline che cerchiamo di aiutare sono disperate!!! Aiutateci ad aiutarli!!!!
Grazie di cuore a chi riuscirà a donare qualcosa o anche solo condividere il nostro disperato appello!

Potete portare tutto presso la nostra sede:
ENPA PARMA
Via Drugman 4/2
43126 Parma
al giovedì dalle 16 alle 20 o sabato dalle 10 alle 13

IMPORTANTISSIMO: ANCORA UNA SETTIMANA PER BLOCCARE TTIP

Il più grande pericolo mai apparso in materia di tutela degli animali. Dobbiamo assolutamente fermarlo!

Nel silenzio delle grandi poltrone e dei grandi profitti economici , senza che i cittadini europei ne siano stati informati, continua la trattativa per realizzare il TTIP ( Transatlantic Trade Investment Partnership) il più grande accordo commerciale di tutti i tempi, un vero pericolo per la tutela degli animali in Europa.
La sottoscrizione STOP TTIP è stata votata da 3.280.316 cittadini europei e petizione è ancora aperta.
Il pericolo che questo accordo commerciale si concretizzi è di una gravità estrema.
Se questo accordo commerciale USA -.UE sarà siglato tutte le conquiste di tutela degli animali tanto faticosamente raggiunte saranno annullate.
In nome del principio di equivalenza normativa,fondi d’investimento, speculatori e grandi gruppi industriali potranno aggirare le leggi europee indebolendo così il regime di protezione di cui in settori diversi godono i cittadini europei e tra le vittime principali saranno gli animali.

Vi preghiamo di leggere il documento che segue
e dire il vostro NO sul sito http://stop-ttip.org/

Volantino TTIP-page-001

Animali. Pellicce al Parlamento Europeo, Rocchi: iniziativa che lascia sgomenti. Ma le lobby si rassegnino, la moda “cruelty free” unica scelta vincente

30/09/2015
Animali. Pellicce al Parlamento Europeo, Rocchi: iniziativa che lascia sgomenti. Ma le lobby si rassegnino, la moda “cruelty free” unica scelta vincente

«Apprendo dall’Eurodeputato del M5S Marco Zullo, citato da fonti di stampa, che i produttori europei di pellicce avrebbero organizzato presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles un evento destinato a deputati e “decision makers” dell’Unione. Si tratta di una iniziativa che desta sgomento, e non solo per l’ esibizione dei resti di esseri viventi messi a morte per soddisfare un vezzo della vanità. Ma per il contesto in cui si svolge: in quell’assembleare parlamentare che, in ossequio al Trattato di Lisbona, dovrebbe mostrare attenzione verso la tutela degli animali, non certo verso chi li uccide con l’obiettivo di venderne le pelli». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che sottolinea come le istituzioni comunitarie, tradizionalmente sensibili alla protezione degli animali, dell’ambiente e della biodiversità siano recentemente cadute in contraddizione rispetto a questo corso.

Dalla direttiva sulla vivisezione ai finanziamenti indiretti alla corrida, fino alle posizioni favorevoli al TTIP, l’Unione Europea sembra avere affievolito quello slancio in materia di diritti degli animali, che pure ne ha caratterizzato l’agire politico, segnato da alcuni provvedimenti all’avanguardia, quali il bando sull’impiego di esseri viventi per i test cosmetici, o la rete di protezione della biodiversità.

«L’ospitalità concessa dall’Europarlamento ai produttori di pellicce è una iniziativa infelice e inopportuna – prosegue Rocchi – anche perché viene organizzata contro il sentire dei cittadini europei. Giova infatti ricordare che l’Olanda già si è mossa sul fronte dello stop agli allevamenti di animali da pelliccia; che la stragrande maggioranza degli italiani, addirittura il 90,7% (Eurispes, 2015) è contraria all’utilizzo di animali per la produzione di pellicce; che numerosi stilisti hanno guadagnato in notorietà e profitti proprio puntando sulla moda “cruelty free” . Ma soprattutto è doveroso ribadire che l’Europa non è solo mercato; è etica e solidarietà. E che il cammino verso l’integrazione europea passa anche per la tutela degli animali, non certo per la difesa di lobby che sembrano sempre più isolate nella nostra società».