Ciao, mi presento: io sono la piccola Nausica, ma ora mi chiamo Emma, infatti la mia mamma mi ha chiamata così perché dice che assomiglio tanto ad una gattina vecchietta che ha curato e, come lei, sono un po’ “storta” ma tutta tonda e tanto simpatica!
La mia difficile (eh sì, ahimè ) storia inizia ad ottobre quando, in un paese dell’Appenino Parmense, una ragazza mi trova davanti a casa sua, tutta sporca e con le zampine posteriori fratturate (non sapete che paura ho avuto!!!)…era sera… Il giorno dopo vengo visitata, ma essendo io molto piccina (avrò avuto forse nemmeno 2 mesi), il dottore dice che guarirò da sola e che se non ce la farò sarà perché deve andare così…insomma, essendo piccina non valeva la pena provare a curarmi …
io però non mi sono arresa e ogni giorno miglioravo. Ho anche trovato il calore e l’amore di una mamma gatta che mi ha accolta insieme ai suoi piccolini e mi coccolava …mangiavo tanto e per fortuna facevo anche i miei bisogni, per cui la mamma umana che mi ha trovato pensava che le fratture non fossero così gravi… giocavo anche con gli atri gattini come me, nonostante io avessi una zampa tutta storta e l’altra invece fuori uso… Una sera però la mamma umana mi mette in un trasportino tutta sola e mi accompagna da un’altra mamma umana, che mi accoglie in casa sua insieme alle sue micie… io volevo giocare ma loro mi soffiavano….non capisco perché! Mi dicono che sono bellissima ma queste di me non ne vogliono sapere… pazienza, io mangio e mi faccio coccolare da questi 2 umani che mi hanno accolto… Sento poi dire che questa mamma umana è una volontaria ENPA, io non so bene cosa voglia dire, ma mi fido di loro perché non fanno altro che darmi tantissime coccole. Il giorno dopo però altro giro nel trasportino e altro dottore che mi visita e mi tiene in osservazione perché dice che ho una bruttissima frattura del bacino e il mio intestino si sta occludendo di feci. Dicono che mi hanno presa appena in tempo ma io mi sento bene…come sono strani questi umani… Dopo neanche una settimana decidono di operarmi, dopo aver consultato un altro dottore, e così mi ricoverano per potermi assistere nel migliore dei modi. Passano i giorni e le settimane e per fortuna io sembro migliorare, anche se i miei parametri vitali sono stati alla soglia della sopravvivenza…sento dire che sono un miracolo e che ho tantissima forza, ma io non so cosa voglia dire, so solo che ho sempre fame!!!! Ogni giorno i dottori mi curano e mi coccolano e passa molto spesso la mia volontaria ENPA a salutarmi, coccolarmi e non capisco perché a volte si metta a piangere….sono proprio strani questi umani!
Alla fine sento che dicono che purtroppo sembrerò sempre una ranocchia, perché la frattura del bacino doveva essere operata subito, ma che l’importante è che io faccia i miei bisogni vista la quantità di cibo che mangio. L’altra zampina non la riesco ad usare, ma per ora non vogliono sottopormi ad altri interventi visto che devo crescere e prendere le forze.
Vi scrivo oggi che è Natale e sono finalmente a casa con la mia nuova famiglia: con la mia mamma Lorena, che dal primo momento che mi ha visto si è innamorata di me e mi ha voluto con sé.
Voglio ringraziare tutte le mamme umane che mi hanno aiutata e i dottori che si sono presi cura di me e mi hanno salvato (Barbara e Luca dell’ambulatorio Petitot a Parma) .
Grazie ad ENPA per aver sostenuto le spese insieme alla mia mamma Lorena della Martinella che mi ha voluta con sé.
Miao e una zampatina a tutti…
ps: ora sono a casa, gioco sempre e sono stra-coccolata….la mamma mi ha anche detto che avrò molti fratelli e sorelline pelosi!!!