GLI ANIMALI NON SONO COSE
Siamo fermamente convinti, come sostiene Schopenhauer, che la compassione e l’empatia verso umani ed animali provengano dalla stessa fonte, dalla medesima capacità di ‘sentire’ l’altro. Anche quando non può parlare. Per questo siamo a favore della attuazione e divulgazione del Regolamento comunale per il Benessere e la Tutela degli Animali approvato il 29/12/2020.
UFFICIO BENESSERE ANIMALE, FULCRO DELLE ATTIVITA’ DEL COMUNE
E’ necessario affidarne la gestione a personale competente e sensibile sul tema, con dotazione umana ed economica adeguata alle sfide che deve sostenere, spesso in emergenza ed una diversa organizzazione che tenga conto della delicatezza dei temi e delle urgenze a affrontare
E’ necessario favorire la partecipazione attiva delle Associazioni di volontariato animalista ed ecologista, con appuntamenti periodici ravvicinati, anche di verifica dell’attuazione dei programmi assunti, del rispetto delle procedure e del benessere degli animali ospiti nelle strutture comunali
Riteniamo che il bando debba essere semplificato e che l’accesso per l’affidamento del Polo Animali non debba essere precluso alle associazioni con idonei requisiti, anche riducendo i requisiti minimi di bilancio previsti nell’ultimo bando, dando più importanza alla esperienza maturata e inserendo il rispetto dello standard SA8000.
Vanno garantiti un numero minimo di accessi e la continuità nel servizio di adozioni.
La struttura ha bisogno di interventi strutturali che vanno effettuati nel breve periodo e riteniamo necessario che anche il personale dedicato (e non solo il concorrente) abbia requisiti tecnici e professionali idonei per la gestione del servizio e per la sua stessa sicurezza.
Riteniamo inoltre che debba essere centrale il ruolo del servizio veterinario interno e che a questo vada data continuità tramite bando pubblico (in discontinuità rispetto alla gestione precedente dello stesso servizio, che ha visto una situazione sanitaria interna preoccupante).
E’ necessario favorire la partecipazione attiva delle Associazioni di volontariato animalista ed ecologista, con appuntamenti periodici ravvicinati, anche di verifica dell’attuazione dei programmi assunti, del rispetto delle procedure e del benessere degli animali ospiti nelle strutture comunali
E’ necessario che nella Commissione comunale degli animali partecipino sia Rappresentanti dei Volontari del Polo animali sia delle Associazioni a tutela animali.
-Crediamo fortemente nel terzo settore, nell’importanza dell’attivismo tutto e abbiamo grande rispetto per i volontari che si occupano di animali.
Per questo le associazioni e i volontari vanno coinvolti attivamente nella gestione dei problemi. Inoltre, vanno favoriti il dialogo e l’apertura di tavoli di discussione con le associazioni del territorio che affrontano quotidianamente la realtà della situazione
Siamo convinti dell’importanza di organizzare campagne informative ed educative presso scuole, sedi comunali etc. circa i doveri e le responsabilità di chi vive con un animale d’affezione, ma anche semplicemente per fornire indicazioni su temi su cui spesso c’è confusione (cosa fare in caso di ritrovamento, chi chiamare per segnalare un animale vagante, etc).
E’ necessario favorire la partecipazione attiva delle Associazioni di volontariato animalista ed ecologista, con appuntamenti periodici ravvicinati, anche di verifica dell’attuazione dei programmi assunti, del rispetto delle procedure e del benessere degli animali ospiti nelle strutture comunali
-Siamo inoltre favorevoli a incontri periodici con le associazioni e le Onlus oltre all’incontro annuale di convocazione del Laboratorio Tematico “Benessere animale” dall’art.5 del Regolamento per il Benessere Animale.
Sul territorio comunale, per contrastare il deprecabile fenomeno del randagismo felino, è indispensabile rilanciare la gestione delle colonie feline, attraverso la collaborazione con le associazioni, il sostegno concreto ai referenti di colonia anche per la cattura dei gatti, il controllo e le sterilizzazioni costanti.
E’ pure necessario promuovere la microchippatura dei gatti.
-Siamo favorevoli al coinvolgimento diretto delle associazioni per il rilancio delle colonie feline e alla promozione della microchippatura dei gatti anche se non obbligatoria per legge. Il microchip infatti permette un maggior controllo, contrastando l’abbandono e agevolando il ricongiungimento di un gatto smarrito con la famiglia cui è affidato.
Particolare attenzione al delicato tema delle persone senza fissa dimora con animali ai quali, senza tollerarne lo sfruttamento per accattonaggio, va riconosciuto il diritto al ricovero, specialmente notturno.
-Il primo punto del nostro programma propone delle soluzioni contro l’emergenza abitativa che colpisce la nostra città e i suoi cittadini. Questa emergenza colpisce indirettamente anche gli animali, membri importanti del nucleo familiare. Gli abbandoni di animali di affezione a volte sono forzati da sfratti o difficoltà abitative di diverso genere, problemi che sono difficili da affrontare anche per chi si presta volontariamente nelle associazioni animaliste. Una casa per tutti e tutte significa anche spazio e sicurezza per gli animali. Riteniamo poi che non debba esserci discriminazione sugli accessi ai dormitori a persone con animali pur consapevoli della necessità di organizzarne gli spazi in maniera tale da garantire la sicurezza degli ospiti umani e animali.
E’ necessario revisionare e manutenere le aree cani in modo adeguato, per garantire la sicurezza degli animali e delle persone.
Nei giardini pubblici rendere disponibili fontanelle per l’acqua e cestini per la raccolta delle deiezioni e le fontane pubbliche già esistenti nella città siano rese attive a chiamata.
-Siamo favorevoli ad una manutenzione e revisione delle aree cani che tiene conto delle necessità reali degli animali sia in termini di sicurezza sia in termini di benessere (fontane funzionanti, zone di ombra, cestini per la raccolta delle deiezioni, attenzione ai tagli dell’erba). Le aree cani sono spesso adiacenti anche a parchi, luoghi fondamentali per la socialità cittadina e diventano spesso luogo di ritrovo per gli abitanti dei quartieri e dei loro animali.
Ribadiamo la necessità di limitare quanto più possibile sul territorio comunale l’attendamento di circhi o qualsiasi altro spettacolo o esibizione con animali che, ridotti in quello stato, sono una visione diseducativa oltre che eticamente inaccettabile
-Non essendoci una normativa statale, il Comune non può vietare l’accesso sul proprio territorio ai circhi con animali, in quanto ciò costituirebbe una palese violazione della normativa: diversi Comuni in passato hanno adottato provvedimenti di divieto (Milano per esempio), successivamente annullati dal TAR. Ma è possibile, con l’art. 34 del Regolamento Comunale che riportiamo, un disincentivo (non potendone vietare l’utilizzo per il principio di gerarchia delle fonti):
“Il Comune di Parma dall’entrata in vigore di questo Regolamento disincentiva sul proprio territorio l’attendamento di circhi, spettacoli e mostre itineranti con al seguito esemplari meritevoli di particolare protezione appartenenti alle seguenti specie/gruppi tassonomici: primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi, rinoceronti, ippopotami, giraffe, grandi felini ed elefanti”.
II disincentivo si estende anche alle iniziative aventi carattere meramente espositivo.
Quello che può fare il Comune è sensibilizzare attraverso campagne informative ed educative, oltre a impegnarsi a vigilare sulle condizioni degli animali anche per il tramite del Garante per la tutela degli animali, “che verrà sentito in occasione della concessione delle aree comunali ai circhi equestri e alle attività di spettacolo viaggiante” (sempre da Regolamento comunale) ma la necessità è quella di una norma statale per il superamento della presenza degli animali nel circo (come hanno fatto altri paesi europei).
Per il rispetto della biodiversità urbana, applicazione rigorosa dei regolamenti esistenti nei lavori di gestione e ripristino del verde pubblico, evitando interventi nei periodi delicati per la vita di uccelli e di altri animali selvatici e nelle ristrutturazioni degli edifici, per evitare la distruzione dei nidi e dei potenziali siti di riproduzione
– Siamo d’accordo sull’attenzione necessaria negli interventi pubblici di gestione e ripristino del verde pubblico alla fauna presente. In particolare, distinguiamo tra aree naturali e aree di verde “addomesticato”, cui siamo abituati nelle nostre città anche se poco hanno a che fare con la tutela e l’attenzione alla biodiversità. Di conseguenza, le nostre proposte per l’urbanistica vanno anche nella direzione di incrementare il verde pubblico e salvaguardare la biodiversità urbana, tutelando quindi vegetazione, fauna e microfauna, non solo nelle aree verdi ma anche in grandi spazi come il greto della Parma: quest’ultimo, in particolare, dovrebbe essere lasciato così com’è, fatta eccezione per gli interventi indispensabili a garantire la sicurezza.