COMUNICATO STAMPA
Lupi. ENPA lancia mail bombing contro il Ministro Galletti e Coldiretti: diciamo no allacaccia al lupo. Riduzione tutele è incentivo al bracconaggio
Roma, 26 gennaio 2017 – L’Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato oggi, attraverso i propri canali Facebook (facebook.com/enpaonlus)e Twitter (twitter.com/enpaonlus), una iniziativa di protesta su larga scala per dire no alla caccia al lupo. Caccia che,dopo un regime di protezione speciale di cui questa specie animale gode dal 1946, potrebbe diventare realtà tra pochi giorni.Il 2 febbraio, infatti, il Governo è chiamato ad approvare quello che paradossalmente viene chiamato piano di conservazione del lupo e che autorizza invece con una deroga gli spari contro il più grande predatore italiano, il quale – è bene ricordarlo – svolge una importantissima funzione di bioregolazione tre le specie presenti sul nostro territorio. Soprattutto tra quei cinghiali che ogni giorno si trovano al centro di allarmi più o meno pretestuosi.
La protesta di Enpa è diretta, in particolare, contro il Ministro dell’Ambiente e contro l’associazione agricola Coldiretti, soggetti ai quali deve essere ricondotta la “paternità” della deroga. Secondo Enpa, il titolare del dicastero dell’Ambiente, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità non certo di sponsorizzare uccisioni e abbattimenti, e dovrebbe anche confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori. Ma la caccia al lupo è sostenuta anche da Coldiretti, già fautrice di campagne denigratorie contro i selvatici (cinghiali e, naturalmente, lupi). «I principali responsabili della presunta “emergenza” sono proprio gli allevatori, i quali molto spesso lasciano i loro animali animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori. Invece, con buona pace di Coldiretti, per evitare le predazioni sarebbe sufficiente predisporre idonei ricoveri per gli animali.Le fucilate – spiega l’Enpa – non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta».
Le uccisioni previste dal piano avranno anche un altro effetto: quello di provocare un’escalation i cui primi segnali si vedono già in oggi. Infatti, in queste ore, proprio all’indomani del via libera della Regioni al piano lupo e dei nuovi comunicati allarmisti di Coldiretti,è stato trovato nel Grossetano il corpo di un lupo decapitato. «La riduzione delle tutele va di pari passo con l’aumento del bracconaggio. Il rischio più che evidente, più che concreto – prosegue l’Enpa – è che, a furia di parlare di uccisioni con il surriscaldarsi degli animi la situazione vada completamente fuori controllo. Per le persone e per gli animali».
Per aderire al mail bombing è possibile cliccare qui: http://urlin.it/1444a1, #cacciaunNo